Gestione e sicurezza del patrimonio arboreo della Città di Trieste

Il verde urbano è una componente storica fondamentale ed irrinunciabile del paesaggio nei centri cittadini e nelle periferie. Rappresenta, tuttavia, la fonte di problemi rilevanti per la cittadinanza e per chi è chiamato alla gestione, sopratutto per quanto riguarda la tutela della pubblica incolumità.

Finestra sul verde [.pdf]


In un bosco naturale, gli schianti di soggetti stramaturi rientrano nel dinamismo dell’ecosistema: l’albero caduto lascia spazio alle nuove piantine ed esso stesso diventa la sede di vita per molti organismi vegetali ed animali. In città o lungo le strade, dove le condizioni di vita per l’albero, rispetto all’ambiente naturale sono molto difficili, l’uomo deve intervenire rimuovendo le piante vecchie o debilitate prima che l’albero possa schiantarsi per evitare danni alle persone o alle cose. In quanto organismo vivente, l’albero ha una funzionalità e una vitalità che possono però essere compromesse per cui si rendono necessari l’abbattimento e
la sostituzione.

 

 

 

 

Il Comune di Trieste sottopone annualmente le piante presenti nei viali, lungo le strade e nelle aree pubbliche a controlli periodici dello stato di salute e della stabilità secondo i principi del V.T.A. (Visual Tree Assessment). Le analisi di stabilità seguono un rigoroso protocollo tecnico scientifico approvato dalla Società Italiana di Arboricoltura è hanno quale risultato
l’attribuzione di ogni albero ad una classe di propensione al cedimento. Le classi sono le seguenti: A (trascurabile), B (bassa), C (moderata), C-D (elevata) e D (estrema). Mediamente ogni anno vengono sottoposte a verifica 4.000 alberi dei 16.000 censiti e, fra questi, 1.500 appartengono alla classe C che prevede un ricontrollo con cadenza annuale. Gli abbattimenti, mediamente 100 alberi all’anno di cui 30 di dimensioni non significative, vengono previsti solo per le piante che, indipendentemente dal vigore vegetativo, risultano in precarie condizioni di stabilità e pertanto assegnate
alla classe D – rischio estremo di schianto –

 

 

 

 

La conservazione di queste piante, per le quali le indagini di tipo strumentale hanno riscontrato la presenza di difetti e alterazioni gravi e non curabili, non è compatibile con la tutela della pubblica incolumità e quindi è necessario abbatterle perché la riduzione del rischio di schianto non può essere più ottenuta mediante cure colturali rispettose della dignità dell’albero e dei moderni principi di arboricoltura ornamentale. Tutte le piante abbattute vengono sostituite con nuovi alberi, ove non sussistono contrasti con il Codice della Strada.